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Watara SuperVision – il buon clone

SuperVision è una console portatile monocromatica presentata nel 1992 come alternativa a basso costo del Nintendo GameBoy. Finalmente qualcuno aveva pensato seriamente di competere con la console Nintendo, presentando un prodotto che sulla carta avrebbe dovuto togliere una grande fetta di mercato alla grande N ma che poi nella realtà proprio così non è stato. O per meglio dire , a conti fatti una grande fetta è realmente esistita… si ,ma di quelli che ben presto si sono definiti  sfortunati.
La Watara società taiwanese di elettronica aveva pensato bene di contrastare il dominio del gameboy  proponendo una console a basso costo.  Il supervision non era in fin dei conti così da buttare. Anzi, aldilà della qualità costruttiva non delle migliori, aveva un processore a 4 mhz , video con quattro gradazioni di grigio un pò più grande della controparte,  2 Canali sonori e 1 di rumore con uscita stereo.
Altoparlante interno, presa per cuffie e cuffie stereo incluse.

  • Alimentazione: pile 4 × AA o adattatore 6V AC/DC
  •  Connettore per giocare tra due giocatori.
  • Porta per cartucce
  • Adattatore TV (opzionale)
  • Schermo inclinabile (2 posizioni)

Il rapporto qualità prezzo era molto interessante.
Ma …. E si c’è un ma … il punto debole di tutta questa faccenda era il comparto giochi.

Tutti i titoli, a parte qualche rara eccezione non erano per niente straordinari. Quasi tutti ispirati ad altri già famosi, non vere e proprie conversioni. Alla fine tra vari modelli e ben oltre 50 titoli a disposizione il Supervision riuscì incredibilmente a rimanere sul mercato per qualche anno. E’ sicuramente da premiare l’impegno e il lavoro fatto da Watara nel presentare e continuare a supportare una console nata non proprio da una idea originale. Con il suo basso costo ha donato comunque simpatici momenti ludici a quei ragazzini che per un motivo o un altro non avrebbero mai potuto avere il tanto desiderato gameboy.

Forse avete ancora lucidi ricordi di quando vostro zio dalle braccine corte, o il nonno che conosceva a stento la differenza tra un telecomando e una tastiera del telefono, vi regalò questa console. Forse oggi capirete quanti sacrifici ha fatto vostro padre nel mettere da parte i soldi per comprarvi un videogioco sapendo che non era proprio quello che desideravate.
Chissà forse oggi cari diversamente giovani, riuscite a vedere le cose con occhi diversi.

video di Antonio Bonanno su Retròcity Youtube



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